Giro d’Italia 2023, Michael Matthews: “Non vincevo al Giro da otto anni… La vittoria è ancora più dolce”

Michael Matthews non delude le aspettative nella terza tappa del Giro d’Italia 2023. Partito con i favori del pronostico da Vasto, il leader del Team Jayco – AlUla ha da subito messo i compagni in testa al gruppo per tenere sotto controllo una tappa che nel finale si complicava grazie alla presenza di due provvidenziali GPM per tagliare fuori i velocisti puri. Missione perfettamente compiuta, con l’australiano che ha poi battezzato nel finale la ruota del rivale più temibile, quel Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che è riuscito ad anticipare con uno scatto all’uscita dall’ultima curva, anticipandolo sul suo terreno, la volata lunga. Dopo un inizio di stagione complicato da una positività al covid che lo ha costretto a saltare le corse per le quali si stava preparando da mesi, il classe 1990 si è reinventato con la partecipazione al Giro e la strada gli ha dato ragione.

In questi giorni parlavamo di questo inizio di stagione così difficile, cosa significa questa vittoria ora?
Dopo tutti questi mesi difficili questa vittoria per me è come una liberazione. Mi è stato appena fatto notare che é la mia prima vittoria al Giro dopo otto anni. Per me è stata come una doccia fredda rendermi conto che è così a lungo che non salivo da così tanto sul podio al Giro. Il che comunque rende questa vittoria ancora più dolce, pensare che sono ancora al livello di giocarmela in gruppo con i ragazzi di oggi.

Un grandissimo lavoro di squadra…
Senza la squadra non ce l’avrei fatta. Non posso ringraziarli abbastanza. Sapevano che non sono al meglio a questo Giro, ma hanno comuque tirato per me sin dal chilometro zero sin dall’arrivo. Hanno fatto un ritmo altissimo in salita per rendere la corsa dura agli altri velocisti e sono felice di essere riuscito a concludere il loro lavoro

Stamattina ci dicevi che staccare Pedersen in salita non sarebbe stato facile, eppure è successo
Sono stato un po’ sorpreso quando ho sentito che Pedersen si staccava perché il gruppo in quel momento era ancora abbastanza grande, quindi nonso se si è davvero staccato o si stava risparmiando. Quando poi l’ho visto dopo mi sembrava abbastanza fresco. Sapevo che comunque sarebbe stato presente nella volata finale e mi sono concentrato su me stesso e sul piazzarmi al meglio alla curva finale.

Cosa rappresenta per te l’Italia?
Amo l’Italia. Mi piacerebbe parlare italiano perché è la mia lingua preferita, chissà magari in futuro potrei imparare la lingua e fare questa intervista in italiano. Oggi è stata una giornata magica per me.

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